Come essere ottimista

come diventare ottimisti

Sei pessimista? Puoi cambiare!

Ti ritieni un pessimista? Hai mai pensato a quanto potrebbe essere bello scoprire che si può cambiare modo di vedere la vita? Scopri come essere ottimista!

Chi è un pessimista e chi un ottimista?

Partiamo con il chiederci cosa siano effettivamente il pessimismo e l’ottimismo. E’ comune credere che il pessimismo, come l’ottimismo, siano dei tratti caratteriali, magari ereditati o innati. Tanto ciò è vero che il più delle volte sentiamo dire “non posso farci nulla, io sono pessimista di natura” oppure “io sono ottimista dalla nascita e quindi vedo sempre tutto rosa”.

Questo è uno degli errori più comuni! Il Pessimismo e l’Ottimismo non sono altro che convinzioni e come tali sono solamente il nostro personale modo di pensare e vedere la vita e le circostanze. Essi non sono innati, né ereditati. Sono un nostro pensiero (una convinzione appunto), che formiamo ed alimentiamo a seguito delle nostre esperienze di vita.

Ecco che il pessimista sarà colui che, per aver ricevuto delle delusioni, maturerà la convinzione che a lui andrà sempre male.

Il pessimismo si fonda su una tua credenza

Proprio perché il pessimismo è una credenza, un pensiero che noi stessi ci siamo costruiti nel tempo e non un tratto del nostro carattere immutabile, sarà possibile scardinarlo, eliminarlo e sostituirlo con la convinzione esattamente opposta. Un pensiero non è la verità, ricordatelo sempre! E’ solo una sovrastruttura della tua mente, che tu stesso crei e come tale puoi abbatterla, proprio così come l’hai eretta.

Tre parametri per individuare un pessimista

Ma come si distingue veramente il pessimista dall’ottimista? Esistono tre parametri attraverso i quali è possibile individuare i due tipi di convinzione.

La personalizzazione

Il primo parametro è quello della così detta “personalizzazione” ovvero il pessimista attribuisce gli eventi positivi della sua vita agli altri o al caso o a cause passeggere, mentre l’ottimista li attribuisce unicamente a se stesso ed alla sua bravura e capacità. Se un pessimista vince una gara di nuoto dirà “ho vinto perché i miei avversari non erano poi tanto bravi” oppure “ho vinto per un puro caso” o ancora “ho vinto perché il mio avversario oggi non era in forma”. Al contrario l’ottimista dirà “ho vinto perché io sono il più bravo!”.

La permanenza

L’altro parametro è la “permanenza”, cioè per il pessimista l’evento negativo ed i suoi effetti durano e permangono nel tempo, mentre per l’ottimista “domani è un altro giorno”. Pertanto davanti ad un evento negativo, ad esempio un colloquio di lavoro andato male, il pessimista dirà “tanto andranno  male anche gli altri colloqui, proprio come questo”, mentre l’ottimista dirà “questo è andato male, pace, quello di domani andrà sicuramente bene”.

La pervasività

Il terzo parametro è la “pervasività” ovvero il pessimista estende un particolare di un evento andato male a tutto l’evento, mentre l’ottimista lo isola e lo circoscrive. Ad esempio, se durante la festa di laurea di un pessimista la torta cade a terra, egli dirà “lo sapevo, tutta la festa è stata un flop”, mentre l’ottimista dirà “anche se la torta è caduta la festa è stata un successo e tutti si sono divertiti”.

E tu chi sei?

Ora, esamina bene il tuo modo di reagire davanti agli eventi della tua vita e valuta se sei effettivamente un pessimista o un ottimista.

Se sei un pessimista ora sai che puoi trasformarti in una persona ottimista ed iniziare a vedere la vita con occhi e mente diversi, superando così l’ostacolo del pessimismo e raggiungendo più velocemente e facilmente i tuoi obiettivi. Scegli il nostro percorso di Life Coaching.

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Nicoletta Cotugno

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