Chi è un buon Leader

come essere un buon leader

La figura del Leader

In ambito aziendale una figura fondamentale è quella del Leader, colui cioè che è a capo di un gruppo di persone (gruppo di lavoro, organizzazione, azienda) e che ha la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ma chi è un buon leader?

To Lead in inglese vuol dire dirigere- condurre. Il Leader appunto conduce il suo gruppo, la sua azienda, la sua organizzazione. La leadership, pertanto, è la capacità di condurre, di guidare il gruppo e l’azienda in modo vincente, portando a casa i risultati desiderati. Ma la Leadership non è solo questo!

Il Leader ed i Follower

Si parla nel gergo aziendale di Leader e di Follower, non c’ leader senza follower! Un capo non sarebbe tale se non avesse dei seguaci da condurre. Ecco, i Follower, come nell’ambiente dei moderni social network, sono i seguaci, coloro che segono qualcuno che considerano una icona, un capo, un Leader appunto. Per essere un vero Leader, pertanto, è necessario saper conquistare i propri Follower ed avere una potenzialità particolare: la Leadership. Per questo non tutti possono essere Leader!

La Leadership, una potenzialità

Le doti di Leadership infatti sono innate e come tali non possono essere insegnate a chi non le abbia nel sangue. Non dimentichiamo d’altra parte che la Leadership è tra le 24 potenzialità individuate dal padre della psicologia positiva Seligman, cioè quelle risorse personali che sono innate e che caratterizzano la personalità ed il modo di essere di ciascuno di noi. Tutti abbiamo in noi stessi tutte le potenzialità e pertanto, di base, avremmo tutti la potenzialità della Leadership, ma di fatto le potenzialità che veramente ci caratterizzano sono quattro, una di governo e tre fondamentali.

La Leadership non è per tutti!

Se la Leadership non è tra le prime quattro potenzialità che ci caratterizzano, vuol dire che il grado di Leadership che ci appartiene è medio basso e quanto più è basso, più sarà difficile allenare in noi questa potenzialità. Per questo motivo ci sono persone che, naturalmente, sono predisposte alla Leadership, persone che hanno nel dna, fin dalla nascita, le caratteristiche del Leader. Fateci caso, anche tra i gruppi di bambini relativamente piccoli è possibile individuare subito chi abbia spiccate doti di Leadership e chi invece sia un seguace, un follower. Il bambino con le potenzialità del leader condurrà i giochi, deciderà quali giochi fare e come farli, assegnerà naturalmente i ruoli ai compagni e li dirigerà. Gli altri lo seguiranno.

Insomma la Leadership deve essere una potenzialità caratterizzante, se non lo è, difficilmente si potrà rivestire il ruolo del Leader o, rivestendolo, si rischierà di fallire e di esserne sopraffatti.

Cosa caratterizza un buon Leader?

La vexata quaestio è: chi è e cosa caratterizza un buon Leader?

Secondo una oramai (per fortuna!) superata impostazione il Leader è il capo che comanda, nel senso militare ed autoritario del termine. Oggi questo orientamento è ritenuto inadeguato, si è capito che il leader che opera in modo autoritario, comandando dall’alto della sua posizione di capo indiscusso, senza dare il minimo ascolto ai suoi follower, non ha successo. Alla lunga porta i seguaci a lavorare male, nel malcontento, con conseguente decremento della produttività e mancato raggiungimento degli obiettivi.

Secondo le nuove impostazioni, invece, il Leader non solo è quel capo che conduce il suo gruppo in modo democratico, ma che addirittura lo lascia libero di fare delle scelte autonome, limitando la sua sapiente leadership ad una attività di controllo piuttosto che di comando.

Il buon capo, insomma, non prescrive, non comanda, non ordina, ma piuttosto conduce il suo gruppo, la sua azienda, la sua organizzazione verso la consapevolezza del fatto che ciascuno nel gruppo ha la sua importante funzione, ciascuno è un piccolo pilastro e lo è grazie alle sue specifiche potenzialità. Il Leader quindi  è attento alle risorse che ogni suo follower può offrire e fa in modo di allenarle, per renderlo soddisfatto e gratificato del suo lavoro. Il leader ascolta i suoi follower ed è pronto a condurli verso il benessere e non verso stati di stress e di subordinazione. Il Leader non perde mai d’occhio gli obiettivi futuri da raggiungere ed è in grado di guardare il percorso che il gruppo dovrà fare per realizzarli nella sua complessità, adottando anche punti di vista fuori dagli schemi.

Bravi Leader si può diventare!

La Leadership, ne abbiamo accennato, non è cosa facile e, sebbene sia una qualità personale di natura innata, essa è allenabile. Infatti, se un Manager o un Team Leader, pur avendo doti di leadership, si comporta in modo troppo autoritario, non sa ascoltare i suoi follower, non sa comunicare, non sa guardare gli obiettivi dal giusto punto di vista, non sarà un buon leader, con conseguente possibile fallimento della sua mission.

Un buon Leader è soprattutto colui che si chiede come poter migliorare la sua Leadership, come poter avere dei follower entusiasti di seguirlo, gratificati e felici e non semplicemente un gregge di pecore.

Bravi Leader si può diventare, imparando a gestire il potere ed allenando l’empatia.

Ecco perché oggi, sempre di più, i manager e le aziende affidano se stessi o  i Leader dei team ad uno dei nostri Coach Professionisti. Questi ha gli strumenti giusti per allenare la loro leadership e renderli dei “buoni capi”.

Cosa aspetti allora? Contattaci per migliorare la tua Leadership o quella dei tuoi Team Leader.

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Nicoletta Cotugno

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